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L'incidente alla ERGMED NORD del 30 aprile 2006

L¿incidente alla ERGMED NORD del 30 aprile 2006

Nel pomeriggio di domenica 30 aprile 2006 l'area industriale di Priolo Gargallo di Siracusa è stata interessata da un incidente industriale 'rilevante' che ha causato ingenti danni alle strutture dell'oleodotto interno che collega i serbatoi di prodotti petroliferi e gli impianti di trattamento, panico nelle popolazioni di Priolo Gargallo e di Melilli, l'interruzione sia della linea ferroviaria Siracusa - Catania e sia della ex SS.114 (ora Litoranea Priolese) e la creazione di una grossa nube di fumo nero, visibile a chilometri di distanza.
L'incendio si è verificato nello stabilimento della ERG Raffinerie Mediterranee - Raffineria ISAB Impianto NORD di Priolo Gargallo (Siracusa). Questo stabilimento fa parte del Polo Petrolchimico di Priolo, uno dei più grandi d'Europa. Lo Stabilimento ERGMED NORD confina con altri stabilimenti e la sua attività principale è la raffinazione del petrolio greggio, con una capacità produttiva, per i suoi impianti SUD e NORD, di circa 338.000 barili al giorno.
La capacità di stoccaggio di petrolio greggio e dei prodotti trattati (Benzina, Gasolio, Petrolio Avio, ecc.) della ERGMED NORD è proporzionale alla capacità produttiva dello stabilimento: più di 300 serbatoi per un deposito complessivo superiore ad un milione e mezzo di metri cubi di prodotti petroliferi. Lo stabilimento è attraversato sia dalla linea ferroviaria Siracusa - Catania che dalla 'ex Strada Statale 114', attuale strada provinciale che collega Siracusa con Augusta.
Il petrolio greggio che viene trattato alla ERGMED NORD viene approvvigionato via mare attraverso le petroliere che attraccano ai pontili dello stabilimento: il greggio è poi pompato attraverso fasci tubieri (pipe-line) alle due aree di stoccaggio dello stabilimento, la cui più estesa è situata oltre la strada 'ex S.S. 114'.
In prossimità del sottopasso stradale della 'ex S.S.114' nel pomeriggio del 30 aprile 2006 si è innestato l'incidente che ha causato l'incendio di centinaia di tonnellate di petrolio greggio.



Alle ore 15,40 la sorveglianza dello stabilimento ha segnalato una perdita di petrolio grezzo ad alto contenuto paraffinico nella condotta che collega il deposito di stoccaggio con l'impianto di distillazione atmosferica; la fuoriuscita ha creato una pozza di petrolio lungo una strada aziendale in trincea nelle immediate vicinanze del sottopasso della strada 'ex S.S.114'.
Mentre era in corso l'organizzazione delle attività di messa in sicurezza da parte della squadra aziendale , la tubazione è collassata, con la conseguente copiosa fuoriuscita del greggio paraffinico. Pochi secondi dopo scoppia l'incendio (tipologia incendio:Pool-Fire).
Seguendo la procedura d'emergenza è stato diramato l'allarme e sono intervenute le squadre antincendio dello stabilimento, coadiuvate da una prima squadra del Corpo Nazionale dei VV.F. Mentre questi posizionavano il proprio mezzo munito di lancia schiumogena in prossimità del sottopasso e si predisponevano all'intervento, nella tubazione si è aperto uno squarcio e si è verificato un'esplosione che ha liberato del gas bollente: l' improvvisa esplosione (Jet-Fire) ha investito sia il mezzo dei VV.F. e sia i vigili che stavano reggendo una tubazione da 70 pollici che sparava schiuma sulla conduttura danneggiata (ferendo tre vigili).



L'incendio ha assunto proporzioni preoccupanti, capace di allargarsi alle zone limitrofe del sottopasso dove sono presenti numerosi serbatoi, contenenti anche del gas butano.
Il direttore dello stabilimento ha attivato il P.E.I. (Piano d'Emergenza Interno) ed ha dichiarato l'Emergenza Grandi Rischi Esterna, disponendo il fermo degli impianti. Contestualmente anche gli altri stabilimenti direttamente connessi alla produzione della ERGMED NORD disponevano il fermo degli impianti per l'emergenza in atto.
A seguito della comunicazione dell'Emergenza Esterna, la Prefettura di Siracusa in collaborazione con le Forze dell'Ordine ed i Sindaci dei Comuni di Priolo Gargallo, Melilli, Augusta e Siracusa, attiva il 'Piano dei Cancelli' con la chiusura sia delle strade che collegavano il polo industriale con i centri abitati che la linea ferroviaria. Si attivava anche il Servizio Rischi Ambientali ed Industriali del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, inviando il proprio personale sia sui luoghi interessati dall'evento che presso il Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.) istituito presso la Prefettura di Siracusa.



Alle 18.30 una grande nube di fumo si innalzava in cielo ed era perfettamente visibile anche a decine di chilometri di distanza evidenziando il rischio di una nube tossica che potesse ricadere sui centri abitati vicini alla zona dell'incendio.
Nell'ambito dei protocolli d'intervento di prevenzione, i Sindaci dei Comuni di Priolo Gargallo, (attraverso la rete di altoparlanti che copre l'intero abitato) e Melilli, mediante mezzi dei Vigili Urbani dotati di megafono, emettevano l'avviso alla cittadinanza di restare al chiuso e di non abbandonare la propria abitazione. Analogo avvertimento è stato diramato, alle 23,00 circa, dalla Protezione Civile Comunale di Siracusa nel quartiere 'Scala Greca', anch'esso mediante automobili muniti di megafono.
Precedentemente alle comunicazioni ufficiali, molti cittadini di Priolo Gargallo e di Melilli si erano però allontanati dall'abitato con le proprie autovetture, causando code ed intasamenti nelle vie di fuga esistenti.
Il timore che la nube tossica potesse determinare l'ordine di evacuazione degli abitati si è diffuso velocemente. Numerose telefonate di cittadini sono giunte ai centralini, anche del D.R.P.C. di Siracusa, chiedendo conferma di tale eventualità, ricevendo però chiare smentite.



Nella serata, l'intervento congiunto delle squadre dei VV.F del Corpo Nazionale ed aziendali ERG, avevano circoscritto l'incendio. Alle 24.00 circa giunge al C.C.S., istituito dalla Prefettura di Siracusa un comunicato dei VV.F. che attestava il contenimento dell'incendio. Il comunicato era completato sia un primo bilancio dei feriti (tutti vigili del fuoco), che dalla smentita della notizia ANSA, relativa al ferimento grave di un vigile del fuoco aziendale.
La situazione sembrava essere sotto controllo, al punto tale che nelle prime ore della mattina del 1 maggio, la società ERG emetteva. dalla sede di Genova, un comunicato stampa nel quale affermava che "l'incendio sviluppatosi presso la propria raffineria ERG NORD è completamente spento", malgrado il focolaio fosse ancora attivo, ed una colonna di fumo nero si innalzava ancora nel cielo.



Presso il D.R.P.C. - Servizio R.A.I.S., si elaboravano i dati sulla qualità dell'aria rilevati dalla rete fissa di monitoraggio installata da alcuni anni nelle aree del polo petrolchimico gestite dalla Provincia Regionale di Siracusa e dal Consorzio Industriale per la Protezione dell'Ambiente (C.I.P.A.). I dati raccolti evidenziavano già poche ore dopo dall'innesco dell'incendio come i parametri qualitativi dell'aria su Priolo Gargallo , Belvedere e Melilli fossero variati con un repentino incremento di 'Idrocarburi non metanici ' (NMHC), provenienti in massima parte dalla combustione di idrocarburi dovuti dall'incendio e, in minor valore, dalle emissioni delle torce degli stabilimenti del polo petrolchimico che venivano attivate in emergenza. La verifica dei dati provenienti dalla rete di monitoraggio è stata estesa per tutta la durata dell'incendio: il parametro NMHC ha consentito di individuare gli spostamenti della nube tossica dalla nottata dal 30 aprile al pomeriggio del 2 maggio. Si riporta la tabella riepilogativa delle variazioni delle concentrazioni mg/m3 di Idrocarburi non Metanici (NMHC) nella giornata del 30 aprile 2006 elaborata sui dati rilevati dalle tre stazioni del CIPA. E' evidente l'improvviso aumento di NMHC su Melilli alle ore 20.00 e il successivo spostamento su Belvedere della nube tossica alle ore 24.00.
 



L'insieme dei dati provenienti dalla rete di rilevamento ha evidenziato, infine, che la temuta massiccia ricaduta nei centri abitati dei prodotti dei fumi derivanti dall'incendio di petrolio grezzo è stata evitata grazie al regime anemologico di quelle ore.



Durante tutta la giornata del 1 maggio continuavano le operazioni di 'raffreddamento' dello scenario d' incendio da parte dei VV.F. provinciali ed aziendali, con alterni risultati: alle ore 22.00 l'incendio, che sembrava definitivamente estinto, improvvisamente riacquistava vigore, obbligando i vigili del fuoco a riprendere gli interventi di spegnimento.
Questo perdurare dell'incendio si ritiene sia stato dovuto al fatto che, nonostante le valvole delle tubazioni fossero state chiuse fin dal pomeriggio del 30 aprile, le stesse fossero ubicate a grandi distanze dal sottopasso della 'ex S.S.114'. Il greggio situato all'interno delle tubazioni sezionate dalle valvole, ha continuato a scendere per gravità verso il sottopasso, venendo a contatto con le lamiere incandescenti, reinnescando l'incendio.



L'incendio è rimasto contenuto e non ha creato preoccupazioni sulla sua potenzialità di estendersi ad altre zone della raffineria. Questo contenimento dello scenario consentiva al direttore della raffineria ERGMED-NORD di comunicare alle 19,00 che l'emergenza passava da 'Grande Rischio Esterno ' ad 'Emergenza Estesa'.
L'incendio sarà definitivamente domato da parte delle squadre dei VV.F nel primo pomeriggio del 2 maggio. Durante le fasi di spegnimento i vigili hanno continuato ad innondare di schiumogeno e di acqua sia il focolaio d'incendio che l'area interessata dalle tubazioni, per abbattere le temperature.



Il 'cessato allarme' è stato dato nel pomeriggio del 2 maggio 2006, dopo una nuova riunione del C.C.S. istituito nei locali della Prefettura di Siracusa: a detta riunione hanno partecipato nell'ambito delle Funzioni individuate dalle Linee Guida relative alle Emergenze Esterne relative ad Incidenti Industriali Rilevanti i rappresentanti di tutti gli enti pubblici coinvolti.
Il 5 maggio 2006 il Prefetto di Siracusa ha comunicato la conclusione dell'Emergenza Esterna dovuta all'incendio della ERGMED NORD disponendo, a tempo indeterminato, la chiusura alla circolazione automobilistica del tratto stradale della 'ex S.S. 114' a causa del sottopasso reso pericolante dall'incendio.



L'attività industriale della ERGMED NORD e della parte del polo petrolchimico strettamente legata agli impianti ERG rimane bloccata essendo la stessa legata sia alla bonifica del sito incendiato, alla ricostruzione del fascio tubiero, al ripristino del sovrappasso che al dissequestro giudiziario dell'area dell'incidente.

Questo Dipartimento, evidenziando che le vie di fuga esistenti degli abitati che insistono sull'area del polo petrolchimico priolese sono inadeguate a gestire un esodo a seguito di un evento incidentale rilevante, problematica resa ancora più gravosa dalla chiusura della 'ex S.S. 114', si sta adoperando sia per la messa in ripristino del ponticello della 'ex S.S.114' che per l'apertura al traffico automobilistico dello 'Svincolo Sud' di Priolo Gargallo, opera di protezione civile per l'esodo della cittadinanza priolese, in avanzata fase di completamento.