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Convenzione tra le truppe borboniche e i garibaldini

«Messina 26 Luglio 1860,

L'anno 1860, il giorno mese, ed anno come sopra in Messina.
Tommaso De Clary Maresciallo di Campo Comandante Superiore delle Truppe riunite in Messina ed il Sig. Cavaliere Giacomo Medici Maggior Generale delle Truppe Siciliane; animati dai Sensi di umanità e nello intendimento di evitare lo spargimento di sangue, che avrebbe causata l'occupazione della Città di Messina e della difesa dei suoi forti.
In virtù dei poteri loro conferiti dai rispettivi mandati sono venuti alla seguente convenzione.
1.° Le Reali Truppe abbandoneranno la Città di Messina senza essere molestate, e la città sarà occupata dalle Truppe Siciliane; senza pure venire queste molestate dalle prime,
2.° Le Truppe Regie evacueranno i Forti Consaga e Castellaccio nello Spazio di due giorni, a partire dalla data della soscrizione della presente convenzione. Ognuna delle due parti contraenti destinerà due Uffiziali ed un Commissario di Guerra per inventariare le diverse bocche da fuoco; i materiali tutti da guerra e gli approvisionamenti dei viveri, e di quanto altro esisterà nei forti suindicati all'epoca che questi verranno sgombrati. Resta a cura poi del Governo Siciliano lo incominciare il trasporto di tutti gli oggetti inventariati, appena verrà effettuato lo sgombro dei soldati, il compirlo nel minor tempo possibile, e consegnare i materiali trasportati nella zona neutrale di cui si tratterà in seguito.
3.° Lo imbarco delle Reali Truppe verrà eseguito senza molestia alcuna per parte dei Siciliani.
4.° Le Truppe Regie riterranno la Cittàdella co' suoi forti Don Blasco, Lenterna e SS. Salvatore, con la condizione però di non dovere in qualsiasi avvenimento futuro recar danno alla Città,salvo il caso che tali fortificazioni venissero aggredite; che lavori di attacco si costruissero nella Città medesima. Stabilite e mantenute codeste condizioni l'inoffensività della Cittàdella verso la città durerà fino al termine delle ostilità.
5.° Vi sarà una fascia di terreno neutrale parallela contigua alla zona militare inerente alla Real Cittadella la quale si slargherà per venti metri, al cui termine saranno apposti dei limiti di contrasegno.
6.° Il Commercio marittimo rimane completamente libero d'ambo le parti; saranno quindi rispettate le bandiere reciproche.
In ultimo resta all'urbanità dei Comandanti rispettivi che stipulano la presente convenzione, la libertà d'intendersi per quei bisogni inerenti al vivere civile, che per parte delle Regie Truppe, debbono venire, soddisfatte e provvedute nella Città di Messina.
Fatta letta e chiusa il giorno, mese ed anno come sopra, nella casa del Sig. Fiorentino Francesco Bandiere sito alle Quattro Fontane.

Firmato - TOMMASO DE CLARY
" - CAV. GIACOMO MEDICI»