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Rendiconto generale, "Operazione verità" su situazione Regione

Rendiconto generale,

«La politica deve essere improntata a grande senso di responsabilità, ecco perché al governo regionale sembrava giusto dare qualche elemento di chiarezza».
Così il governatore Nello Musumeci ha esordito questa mattina nella conferenza stampa convocata a Palazzo d'Orleans per illustrare, insieme all'assessore all'Economia Gaetano Armao e al Ragioniere generale Giovanni Bologna, la situazione finanziaria della Regione.
Il presidente ha spiegato che lo stop temporaneo alle nuove spese previste nel "Collegato" alla Finanziaria è la conseguenza di scelte che risalgono al governo precedente. Il decreto 118 del 2011, infatti, prevedeva che gli enti dovessero adeguare residui attivi e passivi al primo gennaio 2015.
«Se allora si fosse fatto quello che era dovuto e necessario, oggi non saremmo nella condizione in cui siamo», ha commentato il presidente della Regione.
Nel 2015 si sarebbero dovute cancellare tutte le entrate e le spese iscritte al bilancio solo sulla carta e spalmare il disavanzo su trenta anni .
«Questo - ha aggiunto Musumeci - è accaduto solo in minima parte e questa omissione ha fatto sì che tutti i residui cancellati non potranno più essere spalmati nei prossimi tre decenni. Al momento, il disavanzo definitivo è di 7,3 miliardi di euro, frutto di circa trenta esercizi finanziari e non degli ultimi tre anni. Con la delibera dell'otto agosto abbiamo risposto alla richiesta della Corte dei conti e abbiamo accertato un maggiore disavanzo per circa quattrocento milioni di euro, per la maggior parte relativi a capitoli di spesa sanitaria».
Nel corso della conferenza stampa, l'assessore all'Economia Gaetano Armao ha precisato che è "improprio" parlare di "buco" nel bilancio perché la Regione Siciliana «non ha i soldi per finanziare nuove leggi di spesa, ma non è vero che non c'è più un euro in cassa perché copriamo regolarmente le spese di bilancio. Il disavanzo relativo al 2018 - ha aggiunto il vice presidente della Regione - cioè il primo esercizio finanziario riferito a questo governo è di appena 800 mila euro».
Il presidente della Regione, infine ha annunciato la nomina di «un esperto di caratura nazionale per fare emergere tutti i residui di spesa non emersi e avviare il definitivo risanamento di bilancio della Regione».