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Musumeci a Boccia: "Accelerare l'iter per gli investimenti in Sicilia"

Musumeci a Boccia: Accelerare l'iter per gli investimenti in Sicilia


03 dicembre 2019

"Al governo nazionale non chiediamo risorse finanziarie, quelle le abbiamo già, chiediamo di aiutarci a spenderle eliminando tutti quei lacci e lacciuli che a Roma e Bruxelles rendono lungo e tortuoso il percorso per il loro utilizzo". E' questo l'appello che il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha lanciato al ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia in visita a Palazzo Orleans. Il titolare del dicastero ha avuto un lungo e franco colloquio con il governatore prima di partecipare ad una riunione straordinaria della giunta.
"Il divario tra nord e Mezzogiorno d'Italia si può ridurre soltanto a patto che il sud e la Sicilia inizino a correre con investimenti mirati - ha detto Musumeci -. Le procedure che le norme nazionali e quelle comunitarie impongono sono però talmente farraginose da impedirci di recuperare terreno. Abbiamo bisogno di un percorso che ci consenta di spendere presto e bene le risorse di cui disponiamo".
Tra i temi in cima all'agenda dell'incontro, quello dello Statuto Speciale e dell'Autonomia differenziata. "L'aspirazione ad ottenere un regionalismo differenziato è legittima e sancita dalla Costituzione. Abbiamo però l'esigenza di istituire un tavolo nazionale sulla riforma perché le sue ricadute non riguarderebbero soltanto le regioni del nord, ma inesorabilmente tutto il territorio nazionale. Occorre, dunque, tutelare la perequazione infrastrutturale e fiscale perché non vorremmo che una parziale applicazione del regionalismo posso recare conseguenze negativa alle regioni meridionali".
Il ministro per gli Affari regionali Boccia, che ha ringraziato il presidente della Regione Siciliana per l'invito alla conferenza che si terrà a gennaio a Palermo tra le cinque regioni a Statuto speciale, ha sottolineato l'esigenza di recuperare il divario infrastrutturale tra nord e sud. "Che Sicilia e Sardegna non abbiano treni all'altezza è una vergogna nazionale, i fondi ci sono. Risposte come 'servono fino a dieci anni per realizzarli' non sono più tollerabili - ha detto Boccia - . L'impegno è quello di ridurre le diseguaglianze e di ridurre i tempi di realizzazione degli investimenti, e di essere molto più esigenti con chi ha queste responsabilità e mi riferisco anche alle aziende pubbliche perché non è ammissibile che per un progetto ci vogliano cinque o sei anni, è una cosa ingiustificabile e per certi aspetti anche non tollerabile. C'è un problema di tempi per i quali devono rispondere Anas e Rfi. Non è possibile buttare via anni per opere che in genere si fanno in pochi mesi" - ha concluso il ministro.
Alla presenza del presidente Nello Musumeci e del ministro Francesco Boccia, si è insediata la nuova Commissione paritetica Stato-Regione. Ai due componenti già indicati dal governatore, Enrico La Loggia e Felice Giuffrè, si sono aggiunti i membri nominati dal governo nazionale, Antonino Ilacqua e Filippo Marciante.