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F.A.Q.

FAQ OPCM 3887

QUESITO N°1

 Si chiede se il sopralluogo è obbligatorio.

Risposta.

L'obbligo di effettuare la presa visione dei luoghi è sancito dall'art. 106, comma 2, del D.P.R. n° 207/2010. Allo scopo, nel modulo 2 messo a disposizione per presentare l'offerta, sono inserite le relative dichiarazioni da rendere da parte di ogni singola impresa.
 



QUESITO N°2

 In riferimento alla Relazione generale e alla tavola "Planimetria generale di progetto - impianto TMB" allegate al progetto posto a base di gara, stante la suddivisione dell'opera in due lotti funzionali, ed essendo la realizzazione delle biocelle destinate alla bioessicazione del sopravaglio e della linea di produzione del CSS prevista nel secondo lotto funzionale, si chiede a codesto Spettabile Ente se il sopravaglio in uscita dalla linea di selezione meccanica debba essere sfuso o pressolegato.

Risposta.

Il sopravaglio in uscita dalla linea di selezione meccanica può essere sfuso o presso legato, a scelta dell'operatore economico offerente. La presso legatura può costituire miglioria valutabile in sede di gara ai fini dell'aggiudicazione.



QUESITO N°3

 In riferimento al bando di gara, al paragrafo 5 "Tempi di esecuzione e penali" è riportato "Per la redazione del progetto esecutivo è previsto il termine di giorni 30 (quarantacinque)". Si chiede a codesto Spettabile Ente quale sia il termine effettivo di presentazione.

Risposta.

Il termine corretto è di 30 giorni, come risulta anche dallo schema di contratto ED_4, art. 18.



QUESITO N°4

In riferimento alla Relazione generale posta a base di gara, paragrafo 6.2.3. "Condizione di funzionamento a regime", si segnala un'incongruenza tra il flusso di rifiuti in ingresso all'impianto di trattamento, pari a 262.500 t/a, e la somma dei flussi in uscita, pari a 270.376 t/a nello scenario operativo in condizioni normali, e 291.415 t/a nel diagramma di flusso in condizioni normali. Si chiede a codesto Spettabile Ente quali quantità di rifiuti in ingresso/uscita considerare come "condizione di funzionamento a regime".

Risposta.

Il diagramma sul flusso dei rifiuti per la condizione di funzionamento a regime (750 t/g in entrata), riportato nel paragrafo 6.2.3 a pag. 37 della Relazione Generale e nella pag. 12 della Relazione tecnica, è corretto. Per quanto riguarda la figura "Scenario operativo in condizioni normali", pag. 36 della Relazione generale e pag. 11 della Relazione tecnica, si riporta di seguito l'Errata-Corrige dei valori espressi in t/a, in accordo con il diagramma di flusso prima citato:

  Valore riportato  Valore corretto
Non  processabili 5.250  5.250
Scarti 7.875   7.875
Recupero ferrosi  3.938 6.562,5
FOS 93.188 73.500
 RBM 10.500  19.687,5
CSS  105.000 105.000
Perdite di processo 44.625  44.625
TOTALE  270.376 262.500

 



QUESITO N°5

 In riferimento alla Relazione Generale posta a base di gara, paragrafo 6.2 "Potenzialità ed operatività dell'impianto", il progetto dichiara che "il dimensionamento verrà condotto con riferimento a situazioni di picco stimate in conferimento di rifiuti urbani pari a 1.000 t/g". La Relazione Tecnica, facente parte anch'essa del progetto posto a base di gara, utilizza invece per il dimensionamento dell'area di conferimento un quantitativo in ingresso pari a 750 t/g, equivalente alla condizioni di funzionamento "normali", e quantitativi giornalieri di sottovaglio e sopravaglio pari rispettivamente a 493,84 t/g e 421,92 t/g in luogo delle 520 t/g e 450 t/g come da diagramma di flusso sulle condizioni di picco riportate a pagina 35 della Relazione Generale. Si chiede dunque a codesto Spettabile Ente quale dato utilizzare come dimensionamento della linea.

Risposta.

Per quanto concerne il dimensionamento della potenzialità dell'impianto si conferma quanto riportato nella Relazione Generale e cioè 1.000 t/g di rifiuti urbani indifferenziati. Il valore di 750 t/g riportato nel paragrafo 6.0 della Relazione tecnica è da intendersi solo ai fini del dimensionamento della superficie dell'area di conferimento. In altre parole, benché l'area di conferimento, con le opportune tolleranze in eccesso, sia dimensionata per accogliere 750 t/g di rifiuti (grazie all'atteso progressivi miglioramento della raccolta differenziata), l'impianto nel suo complesso deve essere in grado di accogliere e smaltire completamente entro la giornata lavorativa fino a 1.000 t/g di rifiuti indifferenziati. I quantitativi giornalieri di sottovaglio e sopravaglio sono quelli desunti dal diagramma di flusso sulle condizioni di picco riportate a pagina 35 della Relazione Generale.



QUESITO N°6

In riferimento al "Piano di gestione dei rifiuti solidi urbani", elaborato dall'Ufficio del Commissario Delegato nel giugno 2012, al fine di determinare con il maggior grado di approssimazione possibile la composizione merceologica dei rifiuti urbani residuali e da raccolta differenziata in ingresso all'impianto, si rappresenta quanto segue:
- La tabella 76 indica la "Composizione merceologica media del rifiuto solido urbano tal quale, prodotto nella regione Sicilia e utilizzata per le elaborazioni";
- La tabella 77 indica la "Situazione attuale ed obiettivi di raccolta differenziata";
- La tabella 78 indica la "Composizione merceologica media del rifiuto raccolto in maniera differenziata al variare del livello di RD";
- La tabella 79 indica la "Composizione merceologica media del rifiuto residuo al variare del livello di RD";
- Il paragrafo 6.2.2. "Esiti progetto porta a porta "Palermo differenzia" indica che "Il primo Progetto, ormai giunto alla soglia dei 100.000 abitanti ha ottenuto un eccellente risultato in termini di accettazione e percentuali di Raccolta Differenziata certificate dal CONAI. Infatti attualmente la RD in tale area è attestata a circa il 66%";
- La figura 20 indica le "Elaborazioni effettuate per la Provincia di Palermo (R.D. 45%, dicembre 2013);
- La Figura 21 indica le "Elaborazioni effettuate per la Provincia di Palermo (R.D. 65%, 2015).
Si chiede a codesto Spettabile Ente quale sia il livello attuale di raccolta differenziata da considerare nella redazione della proposta di offerta.

Risposta.

La soluzione proposta deve rispettare quanto indicato nel progetto definitivo approvato in sede di A.I.A. (agosto 2013) e posto a base di gara. Si rinvia, quindi, a quanto indicato nel progetto per ciò che riguarda i flussi in entrata di rifiuti residuali e rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata.



QUESITO N°7

Si richiede la disponibilità dei file modificabili (autocad) del progetto.

Risposta.

Non si ritiene di potere fornire i file modificabili del progetto.



QUESITO N°8

Premesso che:
- il disciplinare di gara indica al punti 2.1 i "criteri per la determinazione dell'offerta economicamente più conveniente";
- in particolare al "B.3-esperienze tecniche" viene attribuito un sub punteggio pari a 10;
- che come previsto a pag. 12 del disciplinare di gara, il punteggio "B.3 - esperienze tecniche" verrà attribuito in relazione al numero di impianti di trattamento meccanico e biologico di rifiuti, o comunque analoghi all'impianto oggetto di appalto, della potenzialità di almeno 15.000 tonnellate/anno, realizzati con buon esito;
chiede se per la dimostrazione del "numero di impianti di trattamento meccanico e biologico di rifiuti, o comunque analoghi all'impianto oggetto di appalto, della potenzialità di almeno 15.000 tonnellate/anno, realizzati con buon esito" l'impresa possa ricorrere all'istituto dell'avvalimento ai sensi dell'art. 49 del D. Lgs. n. 163/2006 e/o usufruire di contratti di disponibilità da imprese terze non concorrenti.

Risposta.

Nel precisare che il criterio "B.3-Esperienze tecniche" non costituisce requisito di partecipazione alla gara bensì requisito di valutazione, si risponde negativamente al quesito, in quanto l'avvalimento è ammissibile con riguardo ai requisiti di partecipazione mentre non può essere utilizzato in relazione agli elementi dell'offerta (cfr. Determinazione n. 2 del 1/8/2012 dell'AVCP, paragrafo 5, ultimo comma e art. 49, comma 1, D. lgs. n. 163/2006).



QUESITO N°9

Dall'esame degli elaborati tecnici disponibili si nota, relativamente all'altezza dei fabbricati, una discrepanza tra elaborati grafici (in particolare GD15 e GD16) ed elaborati descrittivi (RD1) ed economici (ED2).
Considerando tale elemento fondamentale per la definizione di eventuali soluzioni migliorative e integrazioni tecniche, così come previsto dal disciplinare e dal bando di gara, si chiede di definire in maniera univoca le altezze previste ed autorizzate per i vari corpi di fabbrica.

Risposta.

Per l'altezza dei fabbricati e degli altri corpi di fabbrica occorre fare riferimento a quanto indicato nelle voci di prezzo riportate nell'Elenco dei prezzi unitari ED_2 (voci n. 135, 136, 137, 138, 139). Come previsto dal bando di gara, sarà comunque possibile proporre soluzioni migliorative, fermo restando che l'altezza del cumulo stivato dovrà rispondere a quanto prescritto dalle BAT (Linee guida recanti i criteri per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili ex art. 3, comma 2, del decreto legislativo n. 372/99 riguardanti la Gestione dei rifiuti negli impianti di trattamento meccanico biologico) e dall'AIA.



QUESITO N°10

Al punto 4.1 dell'elaborato "RD1 Relazione generale" si riporta, tra i flussi in ingresso in impianto, linea compost di qualità, un quantitativo pari a 3.000 t/a di fanghi di depurazione. Tale dato non viene però considerato nel bilancio di massa di cui al punto 7 dello stesso elaborato, si chiede pertanto se nella formulazione di eventuali soluzioni migliorative e integrazioni tecniche si debba tenere conto di questo flusso.

Risposta.

Si risponde affermativamente al quesito. I codici CER dei fanghi di depurazione sono indicati nel paragrafo 4.1 della Relazione generale RD_1



QUESITO N°11

In alcuni elaborati grafici si evince la necessità che alcuni elementi realizzati nel primo lotto funzionale, oggetto di gara, siano connessi funzionalmente ad altri la cui realizzazione non è oggetto di gara, in quanto prevista nel secondo lotto funzionale. Si fa riferimento ad esempio alla rete di irrigazione del percolato (elaborato grafico G18) e di captazione delle arie esauste/insufflazione (G20).
Per quanto riguarda le opere edili di interfaccia tra i due lotti di costruzione non è specificato il metodo realizzativo dell'interfaccia (capannone con panelli in prefabbricato, portone, portone scorrevole, ecc).
Si chiede pertanto un chiarimento in merito.

Risposta.

Nella formulazione dell'offerta, nella progettazione esecutiva e nella successiva realizzazione della rete di irrigazione del percolato e di captazione delle arie esauste/insufflazione occorrerà tenere conto che l'impianto TMB sarà realizzato in due lotti successivi. Ciò comporta che con il 1° lotto occorrerà realizzare "impianti funzionali" che, successivamente, dovranno essere integrati con la stessa tecnologia e metodologia al fine di realizzare l'impianto TMB nella sua interezza. Le reti e gli impianti del 2° lotto dovranno essere connessi a quelli realizzati nel 1° lotto.
Per quanto riguarda la realizzazione delle opere edili di interfaccia tra i due lotti di costruzione, queste potranno essere realizzate in pannelli prefabbricati ed eventuali portoni scorrevoli, la cui posizione si lascia come soluzione migliorativa proposta dall'operatore economico in sede di gara (ad es. possibilità di riutilizzo di tali opere e componenti per il secondo lotto di completamento ecc.)



QUESITO N°12

In riferimento al punto 1.2 del disciplinare di gara in cui viene riportato il numero massimo di cartelle A4 previsto per ciascuna relazione siamo a richiedere quanto segue:
1) se tale numero sia comprensivo o meno della copertina e dell'indice dell'elaborato;
2) se, per poter meglio illustrare le soluzioni migliorative e integrazioni tecniche proposte, sia possibile l'inserimento di elaborati grafici in formato standard superiore all'A4, in sostituzione dell'equivalente numero di cartelle A4 corrispondente al formato scelto per l'elaborato grafico (ad es. 1 A3=2 A4 ecc.).

Risposta.

1) Il numero di cartelle è quello che caratterizza l'elaborato proposto in fase di gara, comprensivo quindi anche dell'eventuale copertina e/o indice. 2) Alla seconda parte del quesito si dà risposta affermativa.



QUESITO N°13

 In riferimento alle analisi altimetriche disponibili nei documenti di gara, si riscontrano incongruenze nelle quote altimetriche delle curve di livello riportate nelle planimetrie. Si chiede a questo proposito se è disponibile un rilievo di dettaglio dell'area in esame, con particolare riferimento alla zona di sedime della nuova viabilità di cesso.

Risposta.

Nel rilevare che non sono state segnalate nello specifico le incongruenze delle quote altimetriche, si mette a disposizione la tavola GD_01a Planimetria stato di fatto che contiene il rilievo plano-altimetrico dell'area di costruzione eseguito di recente.



QUESITO N°14

In riferimento ai documenti posti a base di gara RD_07 "Relazione tecnica delle opere architettoniche" e GD_16 "Sezioni impianto", si riscontra che:
- la relazione riporta al paragrafo 2.0 "Edificio area conferimento e selezione" che "il corpo selezione è costituito da una copertura realizzata con tegoli "tipo Ondal" in c.a.p. con interposte coppelle curve in c.a.v. La copertura è posta a quota m. 10,00 dal pavimento interno", la paragrafo 3.0 "Edificio aia maturazione" che "la copertura è posta a quota m. 7,50 dal pavimento interno", al paragrafo 4.0 "Edificio aia maturazione" che "l'altezza dell'edificio biocelle è pari e 6,00 mt circa", e al paragrafo 5.0 "Tunnel biocelle" che "la copertura è posta a quota m. 8,65 dal pavimento interno";
- l'elaborato riporta alle sezioni 08 e 09 un'altezza sottotrave dell'edificio ricezione e selezione pari a 8 o 8,15 m, alla sezione 08 un'altezza sottotrave dell'edificio di maturazione pari a 5 m, e alle sezioni 04 e 05 un'altezza sottotrave del corridoio di movimentazione pari a 5 m.
Considerato come le altezze interne degli edifici abbiano un notevole impatto nel calcolo dei volumi d'aria da aspirare e trattare con biofiltro, e che la modifica delle volumetrie può ricadere tra le varianti sostanziali, e quindi essere oggetto di esclusione, si richiede a codesto spettabile ente appaltante quale altezza sottotrave considerare per ogni reparto costituente l'impianto.

Risposta.

Si veda risposta al quesito n. 9.



QUESITO N°15

 In riferimento alla Relazione Tecnica RD_2 allegata al progetto posto a base di gara sembra che nella tabella 10.4 "Dimensionamento del biofiltro" non siano conteggiati i volumi d'aria da aspirare dal comportato biocelle di biostabilizzazione e compostaggio. Questo perché, nell'ipotesi di progetto di inviare al materiale processato i quattro volumi orari aspirati dagli edifici di lavorazione, i volumi geometrici delle biocelle sarebbero in pressione (i ventilatori di processo hanno infatti potenzialità pari a 25.000 m3/h cadauno, mentre la singola biocella ha volume pari a circa 1.900 m3), con conseguente dispersione di odori. Il ricircolo può infatti essere attuato fino al livello di saturazione dell'aria, dopodiché la stessa deve essere invita a biofiltro.
Si consideri inoltre che nella fase di lavorazione attuale, con costruzione del solo Lotto 1 dell'impianto, alcune volumetrie di edifici non sono disponibili ed è necessario aspirare aria dall'ambiente esterno per verificare la necessità di processo.
Da ciò risulterebbe che il volume di aria da inviare al biofiltro debba essere maggiorato rispetto all'ipotesi progettuale. Si chiede dunque a codesto spettabile Ente se è possibile apportare modifiche alle volumetrie di aria da inviare a biofiltro, e di conseguenza alle dimensioni dei medesimi biofiltri, oppure se le stesse siano classificate come modifiche sostanziali.

Risposta

Si risponde affermativamente al quesito nel senso che l'offerente, nella sua proposta migliorativa, può dimensionare le volumetrie di aria da inviare ai bio-filtri, e di conseguenza ridefinire in maniera esaustiva le dimensioni dei medesimi. Tali proposte non verranno considerate varianti sostanziali.

 



QUESITO N°16

 In riferimento ai criteri e sub-criteri per la determinazione dell'offerta economicamente più conveniente di cui punto 2.1 del disciplinare di gara, con particolare riferimento al criterio B.3 "Esperienze Tecniche" in relazione al quale il punteggio "verrà attribuito in relazione al numero di impianti di trattamento meccanico e biologico di rifiuti, o comunque analoghi all'impianto oggetto di appalto, della potenzialità di almeno 15.000 tonnellate/anno, realizzati con buon esito", si chiede, nell'ipotesi di concorrente in veste di Consorzio di cui all'art. 34 lettera b) del D.Lgs. 163/2006, se le Esperienze Tecniche di cui sopra possano essere presentate, ai fini dell'attribuzione del punteggio, anche da parte dell'impresa consorziata indicata come esecutrice in sede di offerta.
Sempre con riferimento al criterio B.3 si chiede in relazione a quale periodo temporale possono essere presentate e fatte valere le "Esperienze Tecniche".

Risposta.
1) Le "Esperienze tecniche" di cui al criterio B.3 del bando di gara possono essere presentate dall'impresa consorziata indicata dal Consorzio (ex art. 34, lettera b, del D. Lgs. n. 163/2006) come esecutrice in sede di offerta;

2) il bando di gara non indica nessun periodo temporale per fare valere le predette "Esperienze Tecniche".

 

 



QUESITO N°17

 In relazione alla fornitura e posa in opera del gruppo elettrogeno come richiesto dalla voce di computo metrico ED_3 n° 70/6 Elettrico 010, dalla relazione tecnica RD_2, capitolo 13.2, risulta che tale gruppo sia collegato sulla cabina 2 e quindi sul lotto 2. Si chiede pertanto se il progetto deve essere modificato per potere collegare il gruppo elettrogeno al quadro generale di bassa tensione del lotto 1.

Risposta.

Si conferma che la fornitura e la posa in opera del gruppo elettrogeno, come da voce Nr. 35-Elettrico 010 dell'Elenco prezzi e Nr. 70/6 del Computo metrico estimativo, è prevista nell'appalto di 1° lotto in oggetto. Esso sarà evidentemente collegato alla cabina 1. La modifica, non sostanziale, sostanziale, da recepire nel progetto esecutivo, è dettata dal fatto che la realizzazione dell'impianto TMB nel suo complesso è stata prevista in due lotti funzionali successivi.



QUESITO N°18

 In relazione al progetto di gara, relazione tecnica RD_2, capitolo 13.2, i quadri Ventilatori e Scrubber sono allacciati sul quadro di bassa tensione del lotto 2. Si chiede pertanto se il progetto deve essere modificato per potere collegare il gruppo elettrogeno al quadro generale di bassa tensione del lotto 1.

Risposta.

Analogamente a quanto detto nella risposta al quesito n. 17, i quadri Ventilatori e Scrubber, relativi ai ventilatori e agli scrubber previsti nel progetto di 1° lotto funzionale, debbono essere allacciati sul quadro di bassa tensione del lotto 1 (modifica da recepire nel progetto esecutivo).

 



QUESITO N°19

 Nel computo metrico di gara ED_3, le voci 75/11 Elettrico 015 come da descrizione risultano essere la distribuzione cavi della sola parte pretrattamenti, mentre non c'è alcuna voce relativa ai cavi della parte ventilazione. Si chiede di integrare tale parte nel computo.

Risposta.

Tenuto conto che trattasi di appalto "a corpo", il computo metrico estimativo potrà e dovrà essere integrato dall'operatore economico che formula offerta (cfr. art. 118, comma 2, del D.P.R. n. 207/2010 e modulo C-1 Dichiarazione di offerta economica).



QUESITO N°20

 La tavola GD_5 ILL. EST. TMB risulta essere incompleta in quanto non c'è alcun disegno relativo al posizionamento dell'illuminazione esterna. Si chiede di fornire la tavola corretta.

Risposta.

Per un refuso è stata pubblicata la tavola GD_5 incompleta. Si mette a disposizione quella corretta.



QUESITO N°21

 Il disegno GD_27 relativo alle cabine di trasformazione MT/BT non è coerente con quanto riportato sulla planimetria dell'impianto, in quanto su tale disegno il locale risulta avere una lunghezza di 26,47 mt mentre sulle planimetrie GD_2, GD_4, GD_5, GD_6 GD_7, GD_17 risulta avere una lunghezza di mt 20,61. Pertanto, al fine del rispetto delle prescrizioni di Autorizzazione AIA n. 1348 del 09/08/2013 come riportato all'art. 13 del bando di gara, si chiede se le planimetrie GD_2, GD_4, GD_5, GD_6 GD_7, GD_17 si possono aggiornare con quanto riportato nella tavola GD_27.

Risposta.

La risposta al quesito è affermativa.



QUESITO N°22

 Nel computo metrico di gara ED_3 non c'è alcuna voce relativa alla tettoria di maturazione citata nelle relazioni tecniche RD_1 pag. 53 ed RD_2 pag. 26. Si chiede pertanto chiarimento in merito.

Risposta.

La maturazione dovrà avvenire in un ambiente coperto; la copertura è prevista nella voce a corpo della struttura prefabbricata per l'aia di maturazione. Eventuali parti dell'opera non computate, trattandosi di appalto "a corpo", vanno gestite ai sensi dell'art. 118, comma 2, del D.P.R. n. 207/2010.



QUESITO N°23

 L'art. 149 (pag. 134) del Capitolato Speciale d'Appalto indica che il pettine di insufflazione delle biocelle ha un diametro di 200 mm; l'esperienza della scrivente è basata su 100 tra biocelle e platee areate realizzate installando tubazioni con dimetro 160 mm. Si chiede pertanto la possibilità di modificare tale diametro allo scopo di fornire un prodotto ampiamente collaudato.

Risposta.

Le modifiche non sostanziali migliorative sono ammesse e previste dal bando di gara.



QUESITO N°24

 L'art. 159 (pag. 139) del Capitolato Speciale d'Appalto indica che il sistema computerizzato controlla e comanda 30 biocelle, 23 platee e lo scrubber. Si chiede pertanto di confermare che il numero di biocelle e di platee sia limitato a quelle previste nel 1° lotto dei lavori.

Risposta.

Si conferma che il numero di biocelle e di platee è limitato a quelle previste nel progetto di 1° lotto funzionale. Il sistema computerizzato previsto dovrà essere predisposto ad una futura implementazione per il controllo anche della parte impiantistica del 2° lotto funzionale di completamento.



QUESITO N°25

 Gli articoli 160 e 161 (pag. 140) del Capitolato Speciale d'Appalto indicano che le canalizzazioni dovranno essere in alluminio tipo "spiro" a sezione circolare con sistema di giunzione a collarino interno. Si ritiene che la soluzione indicata sia più adatta al vettoriamento di flussi d'aria secchi. Si chiede conferma della possibilità di utilizzare sistemi differenti.
Risposta.

Si veda risposta al quesito n. 23.



QUESITO N°26

 In relazione al paragrafo "2.1 Criteri e sub-criteri per la determinazione dell'offerta economicamente più conveniente" del Disciplinare di gara, premesso che il criterio di assegnazione del punteggio B3 è chiaro, con la presente siamo a chiedere la formula matematica al fine di poter calcolare il punteggio che si può ottenere in relazione al numero di "buoni esiti" degli impianti che verranno forniti.

Risposta.

Il criterio B.3 "Esperienze tecniche" fa parte dell'offerta tecnica, la cui valutazione, come precisato al paragrafo 2.1. del Disciplinare di gara, sarà fatta con il metodo del "confronto a coppie" di cui all'allegato G del D.P.R. n. 207/2010. Non trattandosi di criterio di valutazione di natura strettamente quantitativo, non può definirsi a priori una formula matematica.



QUESITO N°27

 In relazione al paragrafo "2.1 Criteri e sub-criteri per la determinazione dell'offerta economicamente più conveniente" lettera B) Merito tecnico, non è presente il parametro B.1.3. E' possibile illustrare anche il parametro B.1.3?

Risposta.

Nel disciplinare di gara non è stato descritto il criterio B.1.3. "Sicurezza ambientale, intesa come riduzione degli impatti ambientali" in quanto il titolo del criterio si è ritenuto abbastanza esplicativo. Premesso ciò, per tale criterio si lascia alla libera interpretazione di ogni singolo operatore economico sulla base di ciò che compare negli atti di gara, non potendo integrare o modificare la lex specialis, né tanto meno dare oggi proprie interpretazioni che sarebbero per definizione soggettive.