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DISSESTO IDROGEOLOGICO - Si completa strada tra Bivona e Palazzo Adriano

DISSESTO IDROGEOLOGICO - Si completa strada tra Bivona e Palazzo Adriano


30 aprile 2020

Recupero e riqualificazione della viabilità intercomunale per una vera valorizzazione del territorio. E' una delle principali linee guida della Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. E i lavori di messa in sicurezza della strada di montagna tra il Comune di Bivona, nell'Agrigentino e quello di Palazzo Adriano, che ricade nella provincia di Palermo, rientrano perfettamente in questa tipologia. L'Ufficio diretto da Maurizio Croce ha infatti portato al traguardo la gara per la manutenzione straordinaria, la sistemazione e il completamento della importante arteria intercomunale. Al primo posto della relativa graduatoria, con un ribasso del 26,1 per cento, si è piazzato il Consorzio stabile Santa Chiara Scarl di Favara.
Giunge così alle sue fasi finali una vera e propria odissea burocratica, iniziata nei primi anni Novanta e che ha costretto l'utenza del comprensorio a disagi e a percorsi alternativi dal momento che, soprattutto nella stagione invernale, per le forti piogge, il tracciato si trasforma in un pantano. L'area in questione ha una importanza strategica non solo perché collega tra loro due paesi, ma in quanto rappresenta un crocevia di importanti attività di produzione agricola, zootecnica e artigianale, oltra a essere meta di un turismo rurale, enogastronomico e paesaggistico- ambientale ben avviato.
Da un punto di vista tecnico, nei cinque chilometri circa su cui si interverrà - la lunghezza complessiva è di 9,45 km - verranno messe in campo tutte quelle misure atte ad adeguare la strada alle più recenti normative in materia di infrastrutture viarie di montagna. Prevista la regolarizzazione planoaltimetrica del tracciato e la risagomatura di alcune sezioni stradali. A ciò si deve aggiungere il rifacimento della sovrastruttura stradale e la realizzazione degli arginelli in terra. Si provvederà infine alla sistemazione della rete complessiva di drenaggio con appositi fossi di guardia e una serie di tombini, sia esistenti che di nuova costruzione.