(07/12/2013) - Il Governo regionale ha avviato, con l'approvazione della legge regionale del 27 marzo 2013, n. 7 - Norme transitorie per l'istituzione dei liberi consorzi comunali, uno storico processo di riforma dell'assetto degli enti locali. In particolare, l'art. 1 della legge in questione ha previsto la soppressione delle province regionali e la loro sostituzione con "liberi consorzi di comuni", con legge da approvarsi entro il 31.12.2013.
La volontà del legislatore siciliano è dunque quella di intervenire, in linea con il modello costituzionale ed in attuazione dell'art. 15, c. 2, dello Statuto regionale, sull'assetto delle autonomie locali, delineando, accanto alla adeguata rappresentanza diretta delle comunità locali attraverso gli enti di c.d. I° livello (Regione e Comune), una più efficiente pianificazione/programmazione, coordinamento e gestione dei servizi "del territorio" sovracomunale, con l'istituzione di enti di area vasta di II° livello e nella ricerca di una riduzione dei costi dell'apparato amministrativo.
Il percorso seguito per l'implementazione del processo di riforma regionale è stato da subito un processo inclusivo, aperto in principio alla comunità scientifica siciliana, chiamata a contribuire alla elaborazione di linee di indirizzo e soluzioni ottimali per la riforma degli enti locali in attuazione della legge reg. n. 7/2013.
Per maggiori approfondimenti sul percorso che ha portato alla definizione dei testi dei due DDL, sono disponibili i materiali prodotti dai gruppi di lavoro dei tavoli tecnici.
-> Visualizza i materiali
Alla luce dei risultati dei gruppi di studio, la Regione ha predisposto due disegni di legge che intende ora sottoporre a consultazione pubblica:
- l'uno dedicato alle "Norme per la costruzione dei Liberi Consorzi di Comuni";
- l'altro dedicato alla "Istituzione e ordinamento delle Città metropolitane di Catania, Messina e Palermo"
L'attribuzione delle funzioni, delle competenze, delle relative risorse e del personale sarà definita successivamente con apposita legge.