Terme dell'Indirizzo
Ingresso da piazza Currò
Complesso termale romano ubicato in piazza Currò, nel cuore del vecchio mercato del pesce o Pescheria, trae la sua attuale denominazione dal convento carmelitano di Santa Maria dell'Indirizzo, che ne incorporò le strutture. Dell'edificio, che prossimo agli impianti portuali della città era quasi certamente di uso pubblico, sopravvivono dieci vani con le coperture originarie, tra cui fa spicco una grandiosa sala a pianta ottagonale con copertura a cupola; nella parte superiore delle pareti si aprono delle finestre arcuate, mentre più in basso sono delle nicchie. Al di sotto del piano d'uso, che dovette essere più alto di quello attuale, si aprivano i condotti per il passaggio dell'aria calda. In occasione delle esplorazioni condotte nel XVIII secolo il Principe di Biscari rinvenne tratti di condutture in piombo ancora incassate nelle pareti e le portò nel suo Museo. La costruzione dell'edificio è in opera cementizia con paramenti in blocchi di pietra lavica. Come nell'Anfiteatro e nel Teatro, i mattoni sono impiegati nelle arcate e per delineare correttamente i livelli orizzontali delle pareti.
Gli unici scavi condotti negli ultimi decenni hanno interessato l'area posta a sud dell'edificio dove sono state rinvenute strutture relative al monastero. Gli studiosi, in assenza di dati di scavo stratigrafico e sulla scorta soltanto dell'analisi delle tecniche costruttive impiegatate, fanno risalire l'epoca della sua costruzione è all'età imperiale avanzata