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04-AGO-2014 - Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare - verifica dei dati contenuti nella Banca Dati Amianto.

Quasi terminata la verifica dei dati contenuti nella Banca Dati Amianto.

Sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare (MATTM) è stata recentemente pubblicata una nota informativa che fa il punto della situazione sul Piano Nazionale Amianto.
A partire dal 1998 la legislazione italiana ha individuato numerosi siti di interesse nazionale (SIN) da bonificare in cui l'amianto è presente sia come fonte di contaminazione principale che come fonte secondaria. Successivamente, inoltre, il legislatore ha affidato al MATT la mappatura completa della presenza di amianto sul territorio nazionale, il cosiddetto Piano Nazionale Amianto, da realizzarsi di concerto con le Regioni e le Province autonome che hanno, a tal fine, creato appositamente un Gruppo Interregionale Sanità ed Ambiente.
Parallelamente il Ministero ha stipulato una convezione con l'INAIL che ha predisposto una Banca Dati Amianto che, ad oggi, raccoglie i dati di circa 34.000 siti interessati dalla presenza di amianto in 19 regioni.
La BD però non solo non copre l'intero territorio nazionale (basti pensare che il 50% dei dati è relativo alle due sole regioni delle Marche e dell'Abruzzo), ma i dati forniti non sono stati raccolti secondo criteri omogenei per cui attualmente il MATTM li sta verificando e aggiornando per garantirne la congruenza con altre informazioni disponibili, quali quelle derivanti da rilevazioni aereofotogrammetriche effettuate per l'identificazione delle coperture in cemento amianto in alcune regioni.
Ad oggi sono stati verificate le informazioni per le seguenti regioni: Valle d'Aosta, Trento e Bolzano, Friuli, Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia, e i dati sono disponibili nella Cartografia siti d'amianto.
In funzione dei dati risultanti dalla mappatura e dai finanziamenti disponibili saranno individuati i casi caratterizzati da più diffusa rilevanza sociale e ambientale (ad esempio scuole, caserme e ospedali in contesto urbano) su cui avviare prioritariamente l'attività di monitoraggio della qualità dell'aria, l'azione di messa in sicurezza e di bonifica (Fonte: Arpa Toscana).

Link:

Nota informativa Ministero Ambiente

Cartografia siti d'amianto