mercoledì, 22 marzo 2023
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Storia

Palermo, racchiusa tra una cerchia di monti e il mare, è una città ricca di storia. Qui, nell'VIII sec. a.C., approdarono i Fenici e istituirono una base di scambi commerciali. Il primo nucleo dell'abitato (la Paleopoli), sorse in quella striscia di terra delimitata dai fiumi Kemonia a sud, e Papireto a nord. A fianco di Cartagine, nel 480 a. C., Palermo partecipo' all'epica battaglia di Imera che vide schierati, gli uni contro gli altri, Punici e Greci di Sicilia. Vinsero i Greci. Nella prima guerra punica, Palermo fu uno dei punti strategici più importanti della difesa cartaginese, e partecipo' attivamente alla lotta contro i Romani che, però, nel 251 a. C. conquistarono definitivamente la città. Dopo le invasioni barbariche, la Sicilia e Palermo, passati sotto il dominio bizantino, vissero un lungo periodo di decadenza. Nell'831 giunsero gli Arabi e, da questo momento e per tutta l'età islamica, Palermo tornò a rivestire il ruolo di capitale, divenendo uno dei centri economici e culturali più importanti dell'isola. Con la conquista normanna del 1072, Palermo continuò a mantenere il ruolo di città egemone, si arricchi' di nuovi quartieri e monumenti, e nel 1130, con l'elezione di Ruggero II a re di Sicilia, divenne la florida capitale del regno normanno, splendente di edifici e di rigogliosi giardini. Nella Paleopoli i sovrani normanni edificarono la propria dimora, dove, per volontà di Ruggero II, sorse lo splendido gioiello della Cappella palatina. Dai Normanni, il potere passo' a Federico II di Svevia, alla cui corte si sviluppò una raffinata scuola poetica e scientifica, che richiamo' attorno a se gli spiriti più illuminati del tempo. Tra il XIII e il XIV secolo, si succedettero Angioini e Aragonesi. Con le vittorie aragonesi, dopo la guerra del Vespro, 1282-1302, si assistette al sorgere dell'egemonia delle grandi famiglie feudali, tra le quali i Chiaromonte e gli Sclafani. Nel XV secolo e nel XVI, in piena età spagnola, Palermo divenne, per la sua posizione, un punto strategico di particolare importanza nelle lotte contro i Turchi. Una possente cinta di mura, che racchiudeva l'intera città, fu progettata nel 1536 da Antonio Ferramolino, ed attuata. Nel XVII secolo, in epoca barocca, Palermo conobbe uno straordinario splendore. La notevole attività costruttiva determino' una sensibile trasformazione del volto della città. La municipalità e gli ordini religiosi fecero a gara per innalzare palazzi, chiese, conventi, per i quali si chiamarono architetti, scultori, stuccatori da ogni parte. Nel XVIII secolo, dopo la breve dominazione sabauda e austriaca, la Sicilia passo' sotto i Borboni, e a Palermo, sulla scia delle nuove idee illuministiche, si realizzarono numerosi interventi nel campo dell'edilizia pubblica e sociale, come la Biblioteca reale, l'Osservatorio astronomico, il Cimitero, etc. Sul prolungamento della via Maqueda, nel 1778, il pretore Regalmici creo' una nuova croce di strade, i Quattro canti di campagna, avviando così l'espansione della città verso nord. Una ulteriore espansione avvenne dopo l'unità d'Italia, quando, nel lungo asse di via Libertà, si attestarono le eleganti dimore della nobiltà e della borghesia finanziaria e imprenditoriale. Tra il 1885 e i1 1895, fu aperta la via Roma, sacrificando una notevole parte della città storica e numerosi edifici della Palermo cinquecentesca e barocca. A causa del secondo conflitto mondiale, Palermo subi' profonde alterazioni nel suo equilibrio sociale e urbanistico: parte della città storica, gravemente danneggiata dai bombardamenti, venne, infatti, abbandonata dai suoi abitanti, che si diressero verso le nuove zone d'espansione edilizia. In questi ultimi anni, pero', si è cominciato a far rivivere il centro storico, affinché riveli, nella sua lunga stratificazione, lo spessore culturale della città, e i cittadini possano recuperarvi la propria storia e la propria identità.