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FRANCESCO PAOLA VILLADICANI, (Messina, 22 febbraio 1780 - 1861)

Ordinato sacerdote il 18 settembre 1802, fu insegnante in seminario e canonico del Capitolo metropolitano, fu consacrato vescovo di Orthosias in Caria nel 1820. Nel 1823 fu fatto arcivescovo di Messina da Ferdinando I.
Fu nominato cardinale da Gregorio XVI nel concistoro del 27 gennaio 1843 e divenne presidente dell'Accademia Peloritana. Pare che le sue simpatie per il movimento liberale e separatista facessero declinare il suo prestigio presso la corte di Napoli. Al tempo dell'impresa garibaldina, egli, ormai molto anziano, si trovava coadiuvato a partire dal 1857 da un amministratore apostolico, Giuseppe Papardo del Parco. La nomina di un amministratore in effetti fu dovuta, come si può riscontrare anche da documenti conservati presso l'Archivio Segreto Vaticano, al grave stato di disordine in cui versava la diocesi, e al fatto che al Villadicani era imputata un'antica inettitudine che andava a sommarsi a una presente demenza senile. Fu dunque Pio IX, di concerto con il governo borbonico, a decidere per una soluzione che affiancasse al presule un uomo più giovane e deciso, e certamente più fedele.
Nel 1861, con la sua morte, sopraggiunta nello stesso anno in cui si spegneva l'arcivescovo di Catania Felice Regano, si riapriva la questione relativa alla fondazione della sede episcopale di Acireale. Era infatti stato convenuto che questo riordino territoriale non sarebbe potuto avvenire prima della scomparsa dei due arcivescovi interessati, dovendosi smembrare l'arcidiocesi messinese e quella catanese al fine di dotare la diocesi di Acireale di un suo territorio autonomo.

M.L.