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La risposta di Ruggero Settimo a Cavour

Originale conservato presso la Società di Storia Patria di Palermo

«Italiano, nato in Sicilia, devo a lei gratitudine maggiore per la giusta estimazione del sentimento nazionale che ha diretto i miei concittadini, poiché Ella ha, con ragione, veduta nella politica seguita dal governo provvisorio di Sicilia del 1848 la tendenza alla nazionalità italiana sotto la dinastia di Savoia, sebbene si manifestasse nella forma che le condizioni politiche di quell'epoca permettevano [...]. Sono convinto che la libertà non può essere senza l'ordine interno, garenzia della prudente conservazione del saggio progresso. Tutti questi beni ci può soltanto garentire la costituzione dell'Italia in monarchia costituzionale sotto quel re, che alta, incontaminata ha mantenuta la bandiera dell'indipendenza e della libertà italiana. Tutte le varie regioni d'Italia hanno sentito e compreso questo vero, e quindi, la nobile gara a sacrificare sull'altare della patria i vieti e dannosi pregiudizi del gretto municipalismo».