Giovedì, 28 marzo 2024
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Sistema Regionale Linee Guida - Raccomandazioni per la prevenzione del tromboembolismo venoso

Con lo sviluppo delle "Raccomandazioni per la prevenzione del tromboembolismo venoso" la Regione Siciliana ha voluto accogliere questa sfida cercando, attraverso il lavoro svolto da un team multidisciplinare, di conciliare rigore metodologico ed esperienza allo scopo di ridurre l'incidenza del Tromboembolismo venoso e delle sue complicanze, spesso fatali, che nella nostra Regione, a fronte di un ingente impiego di risorse, registra ancora oggi significativi tassi di incidenza.
Nella nostra Regione si registrano, in relazione alla prevenzione del tromboembolismo venoso, tassi di utilizzo delle eparine a basso peso molecolare di gran lunga superiori alla media nazionale, infatti nel corso dell'anno 2010 il consumo di eparina a basso peso molecolare in Sicilia è stato di 97,23 DDD per 1000 abitanti a fronte di 51,73 del resto d'Italia.
Ancora più incomprensibili peraltro appaiono le differenze registrate fra le diverse provincie della nostra Regione con picchi di consumi di 125,27 DDD per mille abitanti a Messina e di 119,65 a Catania a fronte di 71,85 a Ragusa.
Le "Raccomandazioni per la prevenzione del tromboembolismo venoso" sono state realizzate per influire su tali difformi ed immotivati comportamenti non giustificabili dal punto di vista epidemiologico e scientifico e anche allo scopo di incidere sui comportamenti dei clinici riducendone la variabilità .
Nelle presenti raccomandazioni, gli operatori sanitari troveranno elementi, anche in relazione alle diverse pratiche assistenziali, per una valutazione delle misure e dei metodi da adottare per la prevenzione del tromboembolismo venoso.
Le "Raccomandazioni per la prevenzione del tromboembolismo venoso" dovranno essere strumento della quotidiana pratica clinica e di miglioramento della qualità dell'assistenza, ed elemento attraverso il quale innescare processi di cambiamento "virtuosi" e garantire sicurezza, efficacia ed efficienza nelle prestazioni sanitarie.