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Informazioni di carattere generale

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FINALITA'

 

L'iniziativa del microcredito, adottata con l'art.25 della L.R. n.6/2009 e sue successive modifiche ed integrazioni è finalizzata al sostegno economico - sociale delle famiglie e delle imprese familiari siciliane, anche al fine di contrastare il fenomeno dell'usura.
Per la sua concreta attuazione, così come previsto dalla legge, con proprio decreto n.349/2010 l'Assessore dell'Economia ne ha fissato le modalità di realizzazione.

  

 

La misura si propone:

 

  • Per le famiglie residenti nel territorio della Regione, di soddisfare le esigenze connesse a condizioni di particolare e temporaneo disagio concernenti esigenze abitative, di tutela della salute o attinenti ai percorsi educativi e di istruzione o alla realizzazione di progetti di vita familiare volti a sviluppare e migliorare condizioni sociali, economiche e lavorative delle famiglie stesse.

 

  • Per le imprese familiari ( art.230 bis del codice civile) quali imprese individuali con sede nel territorio della Regione :di beneficiare, nel rispetto dei limiti previsti dalla vigente normativa comunitaria in materia di aiuti in de minimis riferita al settore di pertinenza, di microcrediti finalizzati a superare o ridurre le condizioni di disagio economico-sociale del nucleo familiare del titolare dell'impresa richiedente, derivanti da temporanee condizioni di criticità finanziaria e/o operativa nello svolgimento della medesima attività imprenditoriale.

 

 

A beneficiare dell'intervento sono:

 

  • Le famiglie residenti nel territorio della Regione, così come individuate dall'articolo 1 della legge regionale 31 luglio 2003, n. 10, fondate sul matrimonio o su vincoli di parentela, filiazione, adozione, affinità o affido;

  

  • Le imprese familiari di cui all'art. 230 bis del Codice civile e individuate in base all'art.5, comma 4 del D.P.R. n.917/1986, quali imprese individuali con sede nel territorio della Regione, in quanto soggetti temporaneamente privi della capacità economico-patrimoniale necessaria per accedere alle forme di credito bancario ordinario e che, tuttavia, presentano potenzialità economiche in grado di giustificare l'assunzione di impegni responsabilizzanti come quello di ricevere un microprestito.

 

Per favorire la diffusione dell'iniziativa e la conoscenza che lo strumento offre per la risoluzione di situazioni problematiche che possono caratterizzare le condizioni di vita delle famiglie e dell'attività delle imprese familiari sono attuate nel territorio siciliano specifiche azioni informative.

 

  

RISORSE

L'iniziativa è sostenuta dal Fondo Etico istituito dalla Regione, avente natura di fondo di garanzia, con una dotazione finanziaria iniziale di 12.000.000 di euro, provenienti dal Bilancio regionale.
Il Fondo potrà essere, inoltre, incrementato da contributi volontari degli aderenti o di terzi e da donazioni, lasciti ed erogazioni conseguenti a stanziamenti deliberati dallo Stato, dagli enti territoriali o locali, e da altri enti pubblici e privati.
La gestione del Fondo Etico, a seguito di procedura di evidenza pubblica è stata affidata alla Banca Unicredit, con la quale la Regione ha stipulato apposita convenzione, approvata con decreto assessoriale; per ognuno dei micro prestiti attivati opera la garanzia rilasciata dal Fondo Etico a favore dei soggetti finanziatori, secondo le modalità previste nel menzionato decreto assessoriale n. 349/2010 e operativamente dettagliate dalle Linee-guida adottate dal Comitato regionale per il microcredito.           

Con l'entrata in vigore della L.R. n. 20 / 2016 art.1 il Fondo etico della Regione Siciliana e il Comitato regionale per il microcredito, rispettivamente previsti dai comma 3 e 4 dell'articolo 25 della legge regionale 14 maggio 2009, n.6 e successive modifiche ed integrazioni, sono soppressi e alle relative funzioni provvede,dalla cessazione il Dipartimento regionale delle Finanze e del Credito, secondo le modalita' gia' indicate, per quanto direttamente applicabili, dal predetto decreto dell'Assessorato regionale per l'Economia n. 349 del 19 ottobre 2010 e dalle vigenti direttive del soppresso Comitato, fatte salve le modifiche e le integrazioni eventualmente necessarie.

 



Documentazione