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Libro Verde - Riforma della politica comune della pesca

Commissione delle Comunità Europee

Bruxelles, 22.4.2009
COM (2009) 163 definitivo

1. UNO SCENARIO IDEALE PER LA PESCA EUROPEA NEL 2020

Principale fonte di proteine animali di alta qualità e di grassi sani, il pesce rappresenta nuovamente un mercato fiorente ed è stato reintegrato nella dieta abituale di oltre cinquecento milioni di consumatori europei. Il continuo declino delle catture praticate dalla flotta europea si è arrestato intorno al 2015. Malgrado l'Europa rimanga fortemente dipendente dalle importazioni di prodotti ittici, questa tendenza comincia ad invertirsi. Il pesce catturato o allevato in Europa è apprezzato e riconosciuto dai consumatori come un prodotto di elevata qualità. La pesca eccessiva e indiscriminata, con il vasto impatto che ne deriva per l'economia delle regioni costiere, è ormai un ricordo del passato. Quasi tutti gli stock ittici europei sono stati riportati a livelli atti a garantire il rendimento massimo sostenibile, cosa che per molti di essi comporta un netto incremento rispetto al 2010. La disponibilità di popolazioni ittiche più abbondanti, composte da esemplari maturi e di taglia più grande, rende più redditizia la pesca, che i giovani delle comunità costiere sono tornati a considerare una professione stabile e interessante. La solidità finanziaria dell'industria alieutica europea è aumentata sensibilmente. Efficiente e indipendente dal finanziamento pubblico, il segmento industriale della flotta è commisurato alle risorse di cui è autorizzata la cattura e opera con imbarcazioni che rispettano l'ambiente. All'altro estremo dello spettro, la pesca artigianale continua a fornire pesce fresco pregiato destinato al consumo locale e commercializzato con marchi di origine e di qualità che consentono ai pescatori di realizzare utili maggiori. Il numero crescente di cittadini europei che vivono nelle zone costiere del continente si traduce in un incremento della domanda di alimenti di elevata qualità prodotti a livello locale. L'attività alieutica è molto più integrata con altri comparti economici che rivestono un'importanza cruciale per le comunità costiere. In tutto il settore, la catena di produzione e di commercializzazione garantisce alle autorità e ai consumatori una totale trasparenza riguardo all'origine delle materie prime, "dalla rete al piatto". Altra fonte importante di approvvigionamento di prodotti ittici per i consumatori europei, il settore europeo dell'acquacoltura è all'avanguardia dello sviluppo tecnologico e continua ad esportare know-how e tecnologia nei paesi extraeuropei. La politica comune della pesca dell'UE è stata razionalizzata ed è ora meno onerosa e più semplice da gestire. Il processo decisionale consente di adottare decisioni tecniche specifiche con una più stretta partecipazione dei pescatori. Gli operatori del settore alieutico sono concretamente incentivati a comportarsi in modo responsabile, ma devono anche dimostrare di rispettare i principi fondamentali della PCP. I gruppi di interesse partecipano a pieno titolo alle decisioni e al dibattito sull'attuazione delle politiche. Il controllo della pesca è stato reso di gran lunga più efficace. Fuori dall'Europa, l'UE continua la sua azione volta a promuovere una buona governance marittima e una pesca responsabile a livello mondiale. Gli accordi con i paesi terzi attribuiscono ora maggiore importanza al rafforzamento del contributo europeo allo sviluppo della pesca locale, agli investimenti e alla buona governance marittima. Sono stati istituiti nuovi programmi regionali per migliorare il controllo e il monitoraggio scientifico degli stock ittici, ai quali partecipano quasi tutte le grandi nazioni pescherecce del mondo. (continua)