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30-DIC-2020 - UN BENE CONFISCATO ALLA MAFIA DIVENTA FRONT-OFFICE DELL'ASSESSORATO REGIONALE DEI BENI CULTURALI

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L'ASSESSORE SAMONĀ: "UN LUOGO SOTTRATTO ALLA MAFIA DIVENTA AVAMPOSTO DI BELLEZZA E CULTURA"

Un bene confiscato alla mafia, che si trova a Palermo in Piazza Giovanni Amendola n. 16 ad angolo con la via Paolo Paternostro, da oggi sarā il Front-office del Dipartimento regionale dei Beni culturali e dell'Identitā siciliana.

All'inaugurazione, che si č svolta questa mattina in forma contenuta a causa delle procedure anti-Covid, erano presenti l'Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell'Identitā Siciliana, Alberto Samonā, il dirigente generale del Dipartimento, Sergio Alessandro e la Direttrice del Centro Regionale del Catalogo, Selima Giuliano.

Il nuovo sito - che da gennaio sarā aperto al pubblico dal lunedė al sabato dalle 8.30 alle 15.00, fornirā agli utenti informazioni sugli orari di apertura dei siti regionali della cultura - sulle mostre in corso, sugli eventi programmati e, in generale, su ogni attivitā di valorizzazione e fruizione del patrimonio regionale che coinvolga, a qualsiasi titolo, l'assessorato dei Beni Culturali e dell'Identitā Siciliana.

"L'idea di un luogo destinato a informare la popolazione su iniziative culturali - sottolinea l'Assessore dei Beni Culturali e dell'Identitā Siciliana, Alberto Samonā - č un segnale molto forte e importante per affermare il valore della legalitā e della bellezza come deterrente contro ogni forma di violenza e sopruso. Il Governo Musumeci č giā da tempo impegnato nel contrasto all'illegalitā, sia attraverso l'azione politico-amministrativa rigorosa e attenta sia, anche, con l'acquisizione di luoghi simbolo appartenuti alla mafia, per restituirli al pubblico utilizzo in una simbolica forma di riscatto. Č di pochi giorni fa, infatti, - sottolinea aggiunge Samonā - l'acquisizione da parte della Regione del Casolare dove č stato ucciso Peppino Impastato, simbolo di contrasto alla mafia, per destinarlo ad attivitā di interesse pubblico".

L'immobile di piazza Amendola, costituito da tre ambienti di cui uno soppalcato e caratterizzato da tre ampie vetrine, faceva parte del patrimonio appartenuto al mafioso Antonino Cinā ed era stato assegnato dall'Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati alla Regione Siciliana per finalitā di interesse pubblico, secondo le previsioni del Dlgs. n. 159 del 2011.

La richiesta di attribuzione all'Assessorato dei Beni Culturali č partita dal Dirigente generale del Dipartimento dei Beni Culturali, Sergio Alessandro che lo ha consegnato al CRICD, il Centro Regionale per l'Inventario, la Catalogazione e la Documentazione della Regione Siciliana, che ha curato il progetto di valorizzazione dell'immobile secondo le direttive assegnate.
Le vetrine, allestite con monitor e sistemi digitali avanzati, proietteranno all'esterno immagini e filmati selezionati dalla vasta documentazione del patrimonio culturale siciliano appartenenti all'archivio del Centro Regionale Catalogo.

Gli interessati anche potranno richiedere la consultazione di testi e del materiale presente nella banca dati del CRICD con mail da inoltrare a front.officebci@regione.sicilia.it. Le postazioni informatizzate sono finalizzate, infatti, alla fruizione del vasto repertorio documentario del Centro Catalogo.

Presso il Front Office sarā disponibile, inoltre, anche la consultazione di un'ampia selezione di cataloghi e pubblicazioni realizzati nel corso degli anni dall'Assessorato dei Beni culturali e saranno resi disponibili, su prenotazione, anche i volumi giā editi dalla Regione e quelli di imminente pubblicazione.