8-9-10 dicembre Catania,Forum interistituzionale "Vecchi e nuovi attori nel Mediterraneo che cambia"
Il ministro degli affari esteri - Giulio Maria Terzi di Sant'Agata - ha aperto a Catania i lavori del forum interistituzionale voluto dal presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, per aprire una nuova fase nel dialogo tra i popoli del Mediterraneo e l'Europa. L'iniziativa della Regione Siciliana riunisce al monastero dei benedettini, oltre duecento rappresentanti istituzionali, operatori sociali, commerciali e culturali, di ogni regione che si affaccia sul Mediterraneo. Il dibattito e il confronto delle loro esperienze, nell'aula magna della facoltà di lettere dell'università di Catania, è servito a tracciare un percorso condiviso di sviluppo sociale, economico e politico. "Vecchi e nuovi attori nel Mediterraneo che cambia: il ruolo dei popoli, delle regioni e dei soggetti locali, dei governi e delle istituzioni sovranazionali, in una strategia integrata di sviluppo condiviso" è il tema del forum, che ha ricevuto, da Bruxelles, l'alto patrocinio del Presidente del Parlamento europeo, Jerzi Buzek. La prima sessione di lavori è stata dedicata all'analisi dei cambiamenti nella riva sud e alle istanze che giungono, da queste nuove realtà, alle democrazie del vecchio continente europeo. La seconda parte della mattinata è stata dedicata poi al ruolo che possono svolgere, in questo nuovo e inedito scenario, i soggetti regionali e le autonomie locali, con le loro reti di rapporti e di relazioni anche internazionali. La prima sessione pomeridiana di lavoro è stata dedicata ai rapporti tra gli Stati e i Governi. La seconda, invece, al ruolo che possono giocare gli organismi sovranazionali, soprattutto europei. Sabato mattina il dibattito è stato mirato agli approfondimenti tematici. In programma anche cinque "workshop" che hanno analizzato due argomenti di grande attualità nella cooperazione internazionale: da una parte le politiche e ai programmi europei destinati al Mediterraneo; dall'altra, le esperienze e i modelli di collaborazione esistenti. Sono stati tenuti due diversi tavoli di lavoro sui programmi Med: uno sulla cooperazione territoriale e lo sviluppo della riva sud, l'altro sulle strategie macroregionali e il rilancio dell'Unione per il Mediterraneo. Tre invece i "focus" destinati alle reti: uno ha approfondito i temi legati alle iniziative transnazionali; uno ha valutato le metodologie da utilizzare per arrivare a una "rete delle reti"; il terzo, infine, è stato dedicato all'esperienza maturata negli anni dall'osservatorio Mediterraneo della pesca. I lavori si sono conclusi, sabato, con la presentazione alla stampa di una "dichiarazione finale".