Domenica, 05 maggio 2024
Il portale: ricerca
Home 
Home | Presidente | Archivio | 2019 | Musumeci a Conte: "Roma eviti il dissesto dei Comuni siciliani"

Musumeci a Conte: "Roma eviti il dissesto dei Comuni siciliani"

Musumeci a Conte:


16 dicembre 2019

«La grave situazione scaturita da alcune decisioni del ministero della Salute su risorse finanziarie della Regione determina l'impossibilitą di trasferire le somme necessarie ai Comuni per scongiurarne il dissesto. Tale impossibilitą č peraltro aggravata dalla parifica del rendiconto della Corte dei conti pronunciata ieri dalle Sezioni riunite per la Sicilia, che impone il ripianamento di un disavanzo in gran parte ascrivibile - come precisato dalla stessa Corte - a esercizi passati e ad alcune partite finanziarie risalenti a venticinque anni fa».

Lo scrive il governatore Nello Musumeci, in una lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, evidenziando come la Regione Siciliana, pur non avendo potestą legislativa in materia di finanza locale, da anni sostiene i Comuni, le Cittą metropolitane e i Liberi consorzi con ingenti risorse a proprio carico.

«Per evitare che le tensioni sociali, gią gravi in Sicilia, possano acuirsi - prosegue il presidente - occorre intervenire con la massima tempestivitą, per consentire ai Comuni di continuare a svolgere le proprie essenziali funzioni. E' quindi urgentissimo che si possa bloccare la vicenda delle rate di mutuo per l'indebitamento sanitario presso il ministero della Salute e quello dell'Economia e finanze (127 milioni circa), mantenendo l'imputazione delle risorse al Fondo sanitario regionale». Musumeci, nella nota, chiede anche un intervento diretto del premier «per l'inserimento dell'emendamento, gią esaminato dalla commissione Bilancio del Senato e rinviato alla negoziazione bilaterale, relativo al ripianamento decennale del disavanzo accertato nel rendiconto 2018». Entrambi i provvedimenti sono privi di oneri finanziari per lo Stato.

Il governatore, infine, auspica pure che, nel disegno di legge di bilancio statale, lo stanziamento per rimuovere, definitivamente, il prelievo forzoso che ancora grava sulle Cittą metropolitane e sui Liberi consorzi della Sicilia venga riportato da ottanta a cento milioni di euro. «Somma valutata dalla Corte dei conti -conclude Musumeci - come minimale per raggiungere l'obiettivo inserito nell'Accordo che Stato-Regione hanno stipulato lo scorso anno».